mercoledì 21 settembre 2022

Movimento Sociale Europeo - Eurasia: la Fiamma arde ancora, libera e coerente!

Movimento Sociale Eurasia è, dal 2018, il nuovo "secondo nome" dello storico MSE - ESM - ESB (Movimento Sociale Europeo - European Social Movement - Europäische Soziale Bewegung) fondato nel 1950 da Ernesto De Marsanich (segretario e deputato del Movimento Sociale Italiano) e rifondato nel 2000 da Roberto Bigliardo (vice segretario ed eurodeputato della Fiamma Tricolore). Il MSE è un movimento politico militante, tradizionalista e patriottico, identitario e cristiano, sociale e sovranista, apartitico e transnazionale. Il MSE è un laboratorio culturale che si ispira liberamente a Platone, Joseph de Maistre, Gabriele D'Annunzio, Julius Evola, Giovanni Gentile ed Ezra Pound, che raccoglie l'eredità ideale di Junio Valerio Borghese, Pio Filippani Ronconi, Jean Thiriart e Jean Marie Le Pen, fondendola con le teorie geopolitiche eurasiatiche e multipolari del filosofo contemporaneo, tradizionalista russo ortodosso, prof. Aleksandr Dugin, insigne accademico e consigliere del presidente Vladimir Putin. Attualmente, il MSE, presente in tutta Italia con circa un migliaio di aderenti, e con contatti politici in tutto il mondo, in attesa dell'assemblea generale che si terrà nella primavera 2023, è retto da un triumvirato di reggenza composto da Roberto Jonghi Lavarini, Costantino Lebano di Lustra e Marco Rigamonti.

GRUPPO WHATSAPP:

https://chat.whatsapp.com/K71VT7nd23ZIm1jP3FQWPN

Sito internet in fase di aggiornamento:

https://movimento-sociale-eurasia.org/

https://www.instagram.com/movimentosocialeeurasia/

Contatti, informazioni e adesioni:

segreteria@movimento-sociale-eurasia.org

Quello fatto fra gli oltre 700 simpatizzanti del MSE, tutti storici ex dirigenti o militanti della destra sociale italiana, è certo stato un sondaggio gioco dal valore simbolico e non scientifico, ma i risultati sono comunque interessanti, assolutamente realistici e decisamente indicativi. Peraltro era tecnicamente possibile votare una sola volta ed il voto era assolutamente libero ed anonimo. Alla specifica domanda: “Per chi voterà alle prossime elezioni politiche del 25 settembre, lo zoccolo duro della destra missina?” Così hanno risposto: il 44% porrà la propria croce sulla cara vecchia e rassicurante fiammella tricolore ancora presente, sempre più piccola, nel simbolo di Fratelli d’Italia, diventato un grande partito atlantista e di governo, grazie a Giorgia Meloni; il 29% sosterrà due delle sedicenti liste alternative al sistema (divisi equamente fra Italexit di Paragone e Alternativa per l’Italia della inedita  e strana coppia Adinolfi - Di Stefano) nella speranza di avere una piccola opposizione nazionale in parlamento; il 17% non andrà a votare o si sfogherà annullando la scheda con ogni genere di simbolo ed improperi; il resto voterà per altre liste, fra queste la Lega con solo il 6% delle preferenze, pochissimo, considerando che nel recente passato l’ex tutto Salvini ha ottenuto il consenso di un terzo inutilmente speranzoso della nostra area. 

Per quanto riguarda il Movimento Sociale Europeo - Eurasia, non avendo partiti e liste di riferimento, tranne due amici candidati e consigliati al Senato (Lupo Migliaccio in Emilia Romagna con Alternativa per l’Italia e Pasquale La Gamba in Calabria con Fratelli d’Italia), darà libertà di voto ai propri militanti e simpatizzanti. Ovviamente le nostre intenzioni di voto oscillano fra votare i "meno peggio", turandosi il naso, Fratelli d’Italia e il centrodestra, o sostenere le due liste alternative sopracitate. Il PD, il centrosinistra, l’estrema sinistra antifascista e i 5 Stelle, servili strumenti della plutocrazia mondialista e del pensiero unico arcobaleno, sono nemici della nostra patria e del nostro popolo, quindi, evidentemente, anche della nostra comunità politica. A prescindere dai nostri numerosi dubbi e dal giudizio critico sulle scelte, in politica estera ed economica, ma anche sulla selezione dei candidati e dei dirigenti di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni rimane un'incognita ma, siccome è destinata a vincere, la vedremo presto al governo e la giudicheremo per quello che farà. La questione politica primaria che poniamo è sulla mancanza di una nostra reale sovranità nazionale, chiunque vada al governo, ha le mani legate dagli stretti vincoli internazionali pubblici (Unione Europea, BCE, NATO, Fondo Monetario Internazionale, Organizzazione Mondiale della Sanità) e, ancora peggio, privati (signoraggio bancario, banche, borse, assicurazioni, società finanziarie, circoli capitalisti, mondialisti e massonici) che rappresentano vere e proprie catene, quando non nodi scorsoi, per le nostre libertà e il benessere delle nostre famiglie e imprese. Il problema è che i governi nazionali contano sempre meno e i parlamenti eletti quasi nulla, quindi le elezioni democratiche servono a poco, i cittadini perdono la fiducia nei partiti, nelle istituzioni e nella politica, e sempre più italiani non vanno nemmeno più a votare. Il MSE vuole invertire la rotta, tornare a una buona politica nazionalpopolare, proponendo nuovi modelli meritocratici di partecipazione diretta e nuove relazioni geopolitiche multipolari.

Roberto Jonghi Lavarini, portavoce e coordinatore MSE

robertojonghi@gmail.com - 3467893810 (whatsapp)

sabato 2 aprile 2022

Ucraina: Stampa Libera intervista il Barone Nero...


Intervista datata 15 marzo 2022
https://www.stampalibera.it/

Intervistiamo il "Barone Nero" Roberto Jonghi Lavarini, esponente dell'estrema destra italiana, noto alla cronaca politica nazionale per l'inchiesta, ancora in corso, denominata Lobby Nera che ha messo in evidenza anche i rapporti fra il neofascismo italiano e il mondo russo e ortodosso. Jonghi, laureato in scienze politiche alla Università Statale di Milano, da oltre vent'anni, si occupa anche di geopolitica, collaborando con diversi enti culturali internazionali e testate giornalistiche online.

Putin chiede l'annessione del Donbass alla Russia. E' una richiesta ragionevole? e perchè?

Si tratta di una regione storicamente e naturalmente russa, da sempre, abitata da una popolazione che al 90% è russa di etnia, cultura, lingua e religione (cristiani ortodossi fedeli al Patriarcato di Mosca). Nel 2014 la popolazione del Donbass, con un referendum aveva votato, a stragrande maggioranza per l'indipendenza di quella regione, ma il nuovo governo centrale golpista di Kiev, che aveva appena rovesciato il legittimo presidente eletto, con l'aiuto della CIA, rispose con una durissima repressione poliziesca e militare che diede inizio alla guerra civile e alla nascita della autoproclamate repubbliche russofone delle province di Donetsk e Lugansk. La Russia, prima di intervenire direttamente, ha continuato, per ben otto anni, a chiedere il rispetto dei trattati internazionali, in particolare degli accordi di Minsk, ma le milizie nazionaliste ucraine (addestrate e armate dalla NATO) hanno continuato a bombardare incessantemente la popolazione civile russofona, causando oltre 14.000 morti, in prevalenza civili, fra i quali almeno 300 bambini. La Russia è quindi intervenuta militarmente in difesa della popolazione civile russofona che è maggioranza assoluta in tutte le regioni est e sud della entità statuale ucraina. Da un punto di vista giuridico internazionale non si tratta affatto di una invasione ma di una legittima richiesta di aiuto militare difensivo delle autorità costituite dei due micro stati riconosciuti dalla Russia. Putin vuole mettere sotto la protezione della "Santa Madrepatria Russia" tutti i suoi figli, e vuole proteggere il territorio e la cultura russa dalla evidente e crescente aggressività dell'occidente sedicente liberale a guida USA che si sentono, erroneamente, superiori padroni del mondo. Putin cura gli interessi nazionali del suo popolo e fa bene. 

Come giudichi la cosiddetta secessione dell'Ucraina e il suo tentativo di avvicinamento alla Nato?

L'Ucraina è una entità statale moderna e assolutamente fittizia, la gran parte del suo territorio sud est e della sua popolazione è slava e ortodossa, sorella indistinguibile della Grande Madre Russia. Poi vi è la parte occidentale, minoritaria, circa un terzo della estensione e popolazione totale, chè ha una sua fisionomia più europea. Questa area era già utilizzata dall'Impero Austro Ungarico come avamposto geopolitico anti russo. Lo stesso hanno fatto negli anni gli USA e la NATO, sostenendo economicamente i politici anti russi, le minoranze polacche e rutene, e fomentando i movimenti nazionalisti della estrema destra ucraina che, molto confusamente, si rifanno ai volontari nazisti anti sovietici della seconda guerra mondiale. E in questi otto anni, gli agenti provocatori americani, insieme ai banditi finti filantropi alla George Soros, hanno soffiato sul nazionalismo ucraino e sull'odio anti russo, oltre che armato e addestrato i gruppi neonazisti, anche con il supporto di mercenari, la creazione di laboratori dove si sperimentavano armi chimiche e biologiche, assolutamente vietate, ma anche dove si sintetizzavano e raffinavano droghe sintetiche, sia per gli stessi miliziani che per il traffico internazionale. Proprio per questo Putin ha fatto preciso riferimento a "pericolose bande di violenti nazisti e drogati"...

Quali sono secondo te gli scopi della strategia di Putin?

Il presidente Putin vuole solo difendere i propri interessi nazionali e la sicurezza dei compatrioti russi ovunque essi siano. Nello specifico, vuole semplicemente quello che chiede pubblicamente e ufficialmente da anni inascoltato, ovvero: il riconoscimento internazionale della Crimea Russa e della indipendenza del Donbass, e la certezza di una Ucraina demilitarizzata e neutrale che non faccia parte della NATO. Semplice ma è proprio così, Putin è sempre stato chiaro, coerente, lineare nelle sue richieste politiche internazionali. E' il superbo e stupido occidente che non gli ha dato retta, che non ha creduto ai suo avvertimenti, perchè abituato a una classe politica mediocre di parolai inconcludenti o di ipocriti che dicono una cosa per farne un'altra. Quello che vuole Putin, con questa operazione militare speciale è chiaro, ed è per questo che avanza piano e non bombarda le città, pur avendo il controllo dei cieli e una formidabile potenza di fuoco, perchè non ha nulla contro la popolazione civile, che anzi considera fratelli slavi ortodossi, ma vuole solo distruggere le milizie e abbattere il corrotto governo atlantista.

Come giudichi la posizione dell'Europa? 

L'Europa non esiste se non come colonia NATO USA. il Regno Unito e la Francia hanno ancora un minimo di spirito nazionale e di autonomia geopolitica, la Germania cerca sempre di tutelare i propri interessi economici, per il resto una completa desolazione, con politicanti mediocri e ignoranti da vergognarsi, che dicono e fanno solo cose stupide, inutili e banali. I peggiori sono i servili politicanti italiani, completamente asserviti al banchiere Goldman Sachs Draghi e al dormiglione scoreggione Biden (pupazzo nelle mani del deep state USA). I paesi europei sono dei Tafazzi (il simpatico e stupido personaggio masochista che si bastona da solo gli attributi): hanno combinato una serie di sanzioni economiche che all'orso russo faranno solo il solletico mentre danneggeranno gravemente il nostro commercio e le nostre imprese, il benessere del nostro popolo, la sicurezza delle nostre famiglie. Politicanti idioti e traditori che ci lasceranno al freddo con il raddoppio di bollette, l'aumento di benzina , gasolio e di tutti i prezzi dei beni di largo consumo, crisi economica, fallimenti, disoccupazione e povertà diffusa. In compenso continuano a rendere obbligatorio il sedicente green pass, odioso strumento di discriminazione e controllo orwewlliano, (sanitario, amministrativo e fiscale) della popolazione.

Sai qualcosa delle operazioni dei militari Usa nell'Ucraina, pronti a destabilizzare la situazione in quel Paese?

L'esercito regolare ucraino sta facendo il suo dovere, il problema sono, ripeto le milizie nazionaliste che sono fuori controllo e che usano la popolazione civile come ostaggi e scudi umani. In Ucraina, a sostegno di Zelensky, sono già presenti migliaia di mercenari arruolati in tutto il mondo (e pagati da mecenati privati mondialisti), volontari-terroristi (compresi ex membri dello stato islamico iracheno siriano) e migliaia di soldati USA, GB e NATO ufficialmente presenti come istruttori. La vera tragedia è stata la chiamata alle armi obbligatoria di tutti i maschi ucraini dai 18 ai 60 anni, e la distribuzione di mitra alla popolazione civile, questo vuol dire creare le premesse per una guerra spietata quartiere per quartiere, con migliaia di morti inutili che servono solo alla propaganda occidentale anti russa. Mandare armi alla morente resistenza ucraina vuole solo dire prolungarne l'agonia e aumentare il numero di morti civili, creando scenari di guerra di tipo jugoslavo e siriano. Ma è proprio questa la notoria strategia imperialista del Pentagono USA, divide et impera, creare insabilità e terrorismo, istigare odio etnico e religioso, fuori dai prori confini, per indebolire avversari e alleati, vendere armi, e confermare cosi la propria egemonia politica ed economica. La Russia, al contrario, vuole solo difendere i propri spazi all'interno di un mondo multipolare di pacifici equilibri e sfere di influenze, e, in tanti, dalla Cina al Brasile, dall'India all'Africa, dal Pakistan alla Siria, dall'Iran al Venezuela, sono assolutamente d'accordo su questa nuova prospettiva, e per questo non hanno aderito alle faziose, ingiuste e controproducenti sanzioni occidentali.