venerdì 9 agosto 2019

"Caffè Nero, a Santa, intervista Roberto Jonghi"

Roberto Jonghi con goliardica bandana piratesca berlusconiana...




Caffè Nero torna ad intervistare Roberto Jonghi Lavarini, storico esponente della destra milanese, ora approdato, insieme al suo movimento politico Nordestra, alla Lega di Matteo Salvini. Jonghi è in vacanza a Santa (Margherita Ligure) dove però continua tessere le fila della sua fitta  rete di contatti assolutamente trasversali, incontrando amici, esponenti politici e giornalisti, ma anche filosofi come Diego Fusaro ed economisti come Riccardo Puglisi, direttamente in spiaggia. D'altronde, come è noto, a Santa ci va molta della Milano che conta e Jonghi, in questi giorni ha incontrato e scambiato battute anche con Giulio Gallera (potente assessore lombardo alla sanità, di Forza Italia ma vicino a Giovanni Toti) e persino con Piersilvio Berlusconi che abita nella vicina Paraggi.

Processione per la Festa Patronale di Santa Margherita Ligure
Jonghi leghista? Da barone nero a barone verde?

Rispondendo con una battuta alla sua provocazione: sono sempre stato un ribelle neroverde, perché patriota tradizionalista, ma orgoglioso delle radici Walser (tedesco vallesi del Monte Rosa) della mia famiglia. La prima Lega nasce ispirandosi alla UOPA (Unione Ossolana per l'Autonomia) ed io da ragazzino, militante del Fronte della Gioventù, frequentavo l'associazione culturale Amici del Lombardo-Veneto e ho curiosato anche nella prima sede milanese della Lega Lombarda, dietro Piazza Carbonari. La verità è che la destra sociale e cattolica è sempre stata "imperiale", ovvero europea, identitaria e federalista... Ho militato nel MSI e poi in AN ma anche mantenuto buoni rapporti con esponenti della "destra leghista", in particolare con Borghezio, Savoini, Gentilini, Buonanno e il Professor Miglio che è stato mio preside a Scienze Politiche alla Università Cattolica. 

Con il Colonnello Stefano Manni di Isola di Torre Maina
Ma alle scorse elezioni politiche era candidato con Fratelli d'Italia però...

In realtà, già nel 2014 abbiamo sostenuto, convintamente e per primi, la svolta decisiva di Matteo Salvini, ovvero l'alleanza della Lega con Marine Le Pen e tutti i movimenti patriottici europei, nostri storici amici ed alleati. Poi mi sono fatto "fregare" dal canto della sirena Giorgia Meloni e dal suo apparente ritorno di fiamma... ma, alla fine, FDI si è messa con i Conservatori e Riformisti europei e con la lobby atlantista e sionista di Steve Bannon, ed ora è un partitino moderato e vecchio liberale che cresce dando rifugio agli ingrati naufraghi centristi di Forza Italia. Noi vogliamo andare oltre, creare nuove sintesi e sinergie, cavalcare la rivoluzione populista europea... Comunque con la Meloni, Toti e con tutti quelli che sottoscriveranno un chiaro programma sovranista si può e si deve governare bene l'Italia, come già avviene in molte regioni e tantissimi comuni.

Lezioni politiche in spiaggia, con improvvisati schemi cartesiani...
Mentre la Lega di Salvini è litigiosa alleata dei 5 Stelle...

La Lega è oramai un grande movimento nazional popolare, di lotta e di governo. Con i grillini ha firmato un soddisfacente patto programmatico e l'alternativa a questa strana maggioranza verde gialla non erano le elezioni ma un governo tecnico anti popolare e anti nazionale come quello di Mario Monti. La Lega ha cercato, per senso di responsabilità, una soluzione provvisoria e pregmatica, ma se proprio non si riesce a governare, meglio tornare al voto il prossimo ottobre. Le vecchie distinzioni destra sinistra sono gabbie ideologiche superate, ora la vera alternativa è fra sovranisti social identitari e mondialisti liberal capitalisti. Pino Rauti lo aveva capito trent'anni fa, forse troppo in anticipo, e la sua corretta visione non ha avuto seguito politico. Oggi dobbiamo seguire altri pazzi visionari, intellettuali militanti, come Maurizio Murelli e Rainaldo Graziani, perché le loro analisi stanno disegnando il nostro prossimo futuro... La Lega ha rotto i vecchi schemi culturali e geopolitici, e risvegliato il popolo italiano dal suo torpore. Ora si può parlare liberamente di Eurasia quanto di sovranità monetaria... la rivoluzione è appena all'inizio...

Con l'avvocato Cesare Vernarecci di Fossombrone, coordinatore di Nordestra in Liguria, in versione ciclista...
Programmi per il futuro?

Sostenere incondizionatamente la Lega, consolidandola sempre più sul territorio e nella società, favorendo la sua definitiva trasformazione in grande movimento nazionale a vocazione maggioritaria. In particolare Nordestra può dare un importante contributo culturale e formativo, ed aiutare la necessaria e decisiva riconquista del Comune di Milano. Collaboreremo lealmente con l'eurodeputato Angelo Ciocca, nostro primo referente politico, con il sindacato nazionale UGL, con l'amico Max Bastoni, consigliere regionale lombardo, mettendo il nostro manipolo di esperti militanti, dirigenti politici e amministratori locali, ed anche la nostra estesa rete di contatti trasversali e professionali, a disposizione di Matteo Salvini e dei vertici della Lega. In caso di elezioni anticipate, Nordestra può schierare diversi assi nella manica: da alti ufficiali delle forze armate a docenti universitari, da noti professionisti e imprenditori del "made in Italy" (io preferisco la più autarchica definizione "prodotti in Italia") a massimi rappresentanti di associazioni professionali e di categoria. Tutta gente estremamente preparata e qualificata, al di sopra di ogni sospettto, pronti a scendere in campo con la nuova Lega di Salvini, per autentico spirito patriottico e di servizio.

 https://ilcaffenero.blogspot.com/2019/08/caffe-nero-santa-intervista-roberto.html

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